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Gli amici immaginari di tostoini: il Gatto Fantasma

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gatto fantasma illustrazione di tostoini

Il Gatto Fantasma non ha mai voluto chiarire se esista un legame di parentela tra lui e la mummia di gatto.

Si pensa che siano cugini per parte di madre, ma che un’antica ruggine sul possesso di una certa collana di palline di naftalina antitarme abbia rovinato i rapporti tra i due rami della famiglia.

Anche lui ha eletto a sua residenza l’avita dimora di campagna dei Gurglenheim , rendendo ancora più difficile la complicata convivenza con Mummiachi gatto, che abita invece la soffitta.

La voce popolare dice che l’esaurimento delle vecchia lady Gurglenheim sia stata colpa sua, per via dell’abitudine di venire a strusciarsi senza preavviso intorno alle caviglie  della signora, poco incline ai fenomeni paranormali.

Di indole estremamente affettuosa, le presunte manifestazioni medianiche riferite dagli ospiti del maniero sono state interpretate come semplici tentativi del Gatto Fantasma di ottenere coccole e crocchini (per farsene cosa di questi ultimi non è mai stato chiarito).

Tostoini l’ha conosciuto in lavanderia, per via di uno scambio di lenzuola.

Nella foto lo vediamo ritratto nel parco della tenuta dei Gurglenheim. Ancora incerto se il paesaggio sia coperto da una fitta nebbia o sfocato dall’imperizia di sir Gurglenheim.

[non so con quale chiave di ricerca tu sia arrivata su questo post, persona sconosciuta, ma ti prego: sii clemente: ero molto giovane – era il 2004 – e non sapevo disegnare. O scrivere, se è per quello. Giuro che nel frattempo ho prodotto di meglio. Credo.]

8 commenti su “Gli amici immaginari di tostoini: il Gatto Fantasma”

  1. è difficile andare ad abitara nel Marshmellowshire? Mi piacerebbe. Però mi sta più simpatico la mummia di gatto (a lui la collana di palline di naftalina), se vado a vivere nel Marshmellowshire dici che viene a trovarmi o mi evita per paura d’incontrare il gatto fantasma?

  2. io se avessi la tua fantasia debordante scriverei della fattoria degli isy pil. non so se hai avuto il piacere di leggere questa offesa alla lingua e all’intelligenza sulle scatolette di tonno…

    in più volevo ringraziarti per il link (anche se dovresti scrivere blablabla.com, non blablabla.it). grazie. olè.

  3. secondo un esame minuzioso, ciò che frappone ad una visuale più nitida del gatto fantasma, potrebbe in effetti essere una benda lanciata con tempismo sabotatore dalla mummia di gatto sulla macchina fotografica di sir Ice Tea. Ennesimo atto di invidiosa ingerenza…

  4. Mi devi spiegare dove nascono queste trovate…no, perche’ e’ un posto che vorrei tanto visitare. Mi ricorda il mio Michigan.

  5. @zoe: non so come si prenda la residenza in marshmellowshire, probabilmente come a san marino, sposando un autoctono. L’avvocato che cura la causa tra la famiglia della mummia di gatto e quella del gatto fantasma comunque ha deciso per l’affidamento congiunto della collana di palline di naftalina.

    @cascade: non ho ancora avuto il piacere di leggere le mirabolanti avventure del tonno in busta, però posso parlarti di tutti i valori nutrizionali indicati sulla scatola dei cereali.

    @oizz: ho appena parlato con la mummia di gatto, nega qualunque ingerenza, ma io fossi in te comincerei a guardarmi le spalle, ha degli amici bacarozzi molto grossi.

    @franci..il Michigan è molto lontano che tu sappia dal MArshmellowshire?

  6. voglio incontrare i tuoi gatti…

    io ho dovuto lasciare una casa che era dotata di gatta pelosona e affettuosa e mi manca…

    abbracci dario

  7. uh, ma chebbellino il gatto fantasma! strano però che ieri sera a retequattro non l’abbiano menzionato… lo dicevo, io, che ghost stories non era una trasmissione seria!…

I commenti sono chiusi.