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La newsletter tostoina nell’intercapedine tra due case

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Le newsletter dei mesi passati sono tutte qui: se ti sei perso un sacco di animalini fantastici è il posto in cui ritrovarli.

Una newsletter col bagaglio a mano

e due gatti nel trasportino.

podere agave festa olio tostoini

Benvenuti alla newsletter tostoina che sta cercando disperatamente di ricordarsi in quale scatolone del trasloco è finita la tessera elettorale. Ero preparata al mal di schiena e alla stanchezza, ma nessuno mi aveva detto che non mi sarei mai sentita stupida come in quest’ultimo paio di mesi. Uno schiacciamento del pensiero sul qui e ora, le poche risorse mentali rimaste dedicate a non fare troppe vaccate sul lavoro, e per il resto un grande monolite a forma di pallet di mattonelle in gres dove prima c’era il ragionamento astratto. Praticamente la base della piramide dei bisogni di Maslow si è mangiata tutti gli spicchi superiori (una piramide ricoperta in laminato con bordatura laser senza giunzioni, che regge meglio gli urti e le sbeccature). Ora che la fase in cui metti tutta la tua vita dentro a delle scatole è terminata, ne approfitto per mandare una newsletter prima che cominci la fase in cui tiri fuori tutto e fai la conta dei dispersi.

Per prima cosa le cose importanti: domenica 3 ottobre alle ore 17 al Nuovo Armenia c’è
Dell’arte senza confini – Un’asta bella e buona, una raccolta fondi per supportare Cisda e RAWA. All’asta c’è anche il mio armadillo: spargete la voce, partecipate, ditelo a chiunque. Si mette al servizio delle cose che importano quello che si ha: tempo, risorse, competenze; io so solo disegnare e avere un’opinione su tutto, e sulla direzione delle cose del mondo in questo momento ho un’opinione molto specifica. Per il resto ho scritto un po’ di cose tra cui le interviste a Massimiliano Di Lauro e Williams Obrou Zouzuo , ho disegnato diversi ex libris – ad esempio quelli di Domitilla – ma di questo mi riservo di parlarne meglio, ci sono gli sconti sullo shop finché non riapro gli scatoloni, a febbraio inizio a insegnare e sono già in fibrillazione, devo ancora disegnare cinque mesi del calendario 2022 del Lamentino ma conto di recuperare a ottobre con il potere dell’ansia.


Leggere con le figure

Questo interregno tra un’abitazione e l’altra un lato positivo ce l’ha, ed è che stiamo passando le settimane in attesa che la casa diventi abitabile in cima a un cocuzzolo sulle Alpi. Durante l’ultima settimana mi sono svegliata coi cavalli fuori dalla porta, ho osservato le ruvide galline montane che beccavano impavide a bordo torrente, ho incontrato mucche al pascolo e asini nichilisti sulla strada per l’ufficio postale. In generale ho avuto una quantità di contatto giornaliero con piante e animali che la vita in città non concede.
Per tutti i giorni che verranno in cui non ci saranno le Alpi fuori dalla porta e avrò un bisogno di galline che non vuole sentire ragioni mi verrà incontro Il Gallinario.
Scritto da Barbara Sandri e Francesco Giubbilini e magistralmente illustrato da Camilla Pintonato, è un archivio di fatti indispensabili sul fantastico mondo delle galline, creature che meriterebbero ammirazione anche solo per il loro discendere dai dinosauri senza passare dal via. O vogliamo parlare del loro piumaggio che dice Iris Apfel scansati? Della loro vita emotiva complessa? O dl fatto che senza le uova non esisterebbero i pasteis de nata?
Potreste pensare che il mio entusiasmo nei confronti delle galline mi renda poco obiettiva, ma ho dalla mia anche i dati: è il libro che ha vinto il Premio Andersen come Miglior Libro di Divulgazione del 2021.
Dati che supportano l’evidenza empirica che non esiste giornata che non possa essere migliorata dalla presenza di galline.


Animali Peculiari

Per merito delle indian runner duck dell’ultima newsletter sono caduta in un tunnel di animali da cortile da cui sono emersa piena d’amore per le oche di Sebastopoli. Oche dall’outfit incredibile che sembrano indossare un cappotto fatto con le piume di altre oche, a loro volta sofficissime. Un hashtag morbidissimo e pieno di relax. 


Leggere con le orecchie

In tema di animali alpini e di relazioni complesse uomo-natura, in questi giorni sto ascoltando M49 – Una storia di orsi e persone. Di mattina riprendo coscienza con Francesco Costa che fa per me la fatica di leggersi i giornali su Morning. Gli ultimi scatoloni li abbiamo chiusi ascoltando La fine del mondo, il podcast di Luca Misculin sul collasso dell’età del bronzo. Insomma: Il Post sa di cosa ho bisogno.


Quanti sacrifici per farmi studiare, signora mia!

Sono molto in pensiero per le mie piante, abbandonate sul balcone della casa nuova, avvolte in un preoccupante strato di polvere di cantiere. Respireranno? Riusciranno a fare la fotosintesi? Dovrò prepararmi a fare la conta dei caduti?  La pandemia ha cambiato il mio rapporto con le piante, il mio e quello di qualche altro milione di persone. How COVID-19 Is Changing People’s Relationships With Houseplants è un pezzo di settembre 2020, ma mi piacerebbe moltissimo sapere cosa è cambiato in noi e nel nostro rapporto con le piante nell’anno successivo.


È tutto anche per oggi: è hybris se dico che la prossima newsletter vorrei mandarla puntuale ad ottobre?

La newsletter tostoina arriva più o meno una volta al mese ed esiste grazie ai miei patrons su Patreon, che in più ricevono ogni mese una selezione di irresistibili stupidaggini.  Vuoi leggere tutte le newsletter precedenti perché questa ti è piaciuta moltissimo? Qui trovi l’archivio. Il modo migliore per leggerla in tutta la sua gloria nella tua casella di posta è iscriversi, e lo puoi fare da qui.