Sei frasi riassumono un’intera esistenza

Le tre frasi che dico più di frequente:

– “… me ne sono scordata.” (affermazione riferibile a qualunque attività di importanza vitale dall’accensione di uno shuttle allo spegnimento di uno scaldabagno)

– “Sono un po’ in ritardo” (un po’=intervallo compreso tra i 15 minuti e la durata dell’anno solare di Giove)

– “HO (ancora) FAME.”

Le tre frasi che mi si sento dire più di frequente:

– “Ti sei ricordata di ____________________?” (riempire l’apposito spazio con una domanda di carattere vitale e argomento concreto ma di contenuto retorico, visto che la risposta é comunque NO.)

– “Ogni tanto rispondi anche al telefono o lo usi solo come zavorra per mantenere il baricentro corporeo?” (in genere formulata nella più semplice struttura di: perché non rispondi mai al telefono?)

– “Sicura di non avere/essere un verme solitario?” (corredata in genere da espressioni di preoccupazione per l’inquietante capienza del summenzionato stomaco. Alla quale rispondo con l’ormai famigerato: sono uno stomaco ricoperto da un sottilissimo strato di pelle. Frase in seguito alla quale i commensali abbandonano la tavola regalando così alla tartaruga porzioni extra di cibo.)

[non so con quale chiave di ricerca tu sia arrivata su questo post, persona sconosciuta, ma ti prego: sii clemente: ero molto giovane. Giuro che nel frattempo ho prodotto di meglio. Credo.]