Ho un problema di coscienza con tutte le cose che meriterebbero attenzione, ad ampio e corto raggio, e sono tante, e più alzi lo sguardo più ce ne sono. Vorrei trovare un’onesta via di mezzo, anziché oscillare tra l’avvilimento da notizie e il ripiegamento sul privato. C’era quel quadro di Bosch, La nave dei folli. Ecco, al momento mi sembra di averci preso residenza stabile, come tutti noi del resto.
Ho un problema di coscienza con nove orsi bianchi
- di tostoini
anche io mi sento nel mio piccolo responsabile per quelle magnifiche creature disperse e stremate in mare, a miglia dalla terraferma.
In fondo, pur essendo abbastanza attenta, anche io contribuisco all’inquinamento e al surriscaldamento globale… :-(
Forse è giunto il tempo dell’agire.
Da 125 mila anni non accadeva una cosa del genere, dicono.
…guardate per me stiamo prendendo una cantonata clamorosa, son tutte balle, semplicemente l’uomo è troppo egocentrico per supporre una reltà che non lo contempli e così da almeno 50 anni si fustiga e si tira la croce addosso gridando al cataclisma naturale generato dalla propria indecenza, ma non è così. La terra era qui prima di noi, sarà qui dopo di noi, troverà bene il modo di scrollarci di dosso quando ne avrà avuto abbastanza come un cane (o un orso in questo caso) scrolla il pelo dopo il bagno. Escludo che possiamo generare, noi poveri, noi miseri, noi tapini, la fine del mondo. Sarà un qualche cappero di fenomeno ciclico che si ripete ogni tot mila anni che i nostri scenziati non hanno ancora individuato e come sempre quando non c’è una ragione per qualcosa se ne inventa una. Sarà la vera stagionalità della terra, altro che i quattro mesi in quattro di casa nostra. E gli orsi non moriranno per colpa nostra, sarebbero morti comunque, come moriremo tutti noi se sarà previsto nel suo ciclo biologico. Amen.
dimenticavo, amo tanto Bosch.
Sul fatto che il mondo ci si scrollerà di dosso come le pulci da un cane sono abbastanza d’accordo.
Sul fatto che si possa continuare a vivere secondo le stesse dinamiche di prima, in maniera del tutto acritica e per inerzia, come l’orchestra del titanic sul suo allegro vascello, no. Non conosco le cause, non è il mio mestiere, non ti so dire se siamo noi o no, però credo che porsi il problema sia necessario comunque.
In realtà quello che volevo dire con quell’orso era un’altra cosa, ma sono sempre molto restia a parlare di questioni seri, soprattutto qui, su un blog che dai, insomma, son disegnini, diciamocelo, cose che avrebbero bisogno di molte più parole di quelle che bastano per un aforisma o una battuta.
Magari più tardi con più calma mi spiego.
Pochi sanno che la “Nave dei folli” è ambientato a Cernusco sul Naviglio.
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